Il Medioevo e l'Età moderna di Villagrande Strisaili
durante il Medioevo, Villagrande Strisaili fece parte del Giudicato di Cagliari fino al 1258 per poi passare a quello di Gallura e ai Pisani prima dell'avvento degli Aragonesi; inserito nella Contea di Quirra, il paese ne seguì le sorti per tutta l'Età moderna fino all'Ottocento
Le notizie su Villagrande
Strisaili relativamente all’Alto Medioevosono eccezionalmente scarse: ciò che si conosce con certezza è che nel XII
secolo il borgo era parte del Giudicato
di Cagliari, precisamente nella curatoria dell'Ogliastra, e che vi rimase
fino al 1258 quando passò al Giudicato di Gallura e infine ai Pisani, i quali per un certo periodo
del Trecento estesero il proprio dominio su gran parte della Sardegna.
Tutto sarebbe cambiato di lì a pochi anni, quando nel 1323 gliAragonesi sbarcarono sull’Isola intenzionati
a prenderne possesso: la spedizione ebbe successo e la carica di governatore
generale della Sardegna fu affidata a Berengario
Carroz, distintosi nella difesa dell’infante Alfonso. Esattamente quaranta
anni dopo, nel 1363, il Re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso istituì la Contea di Quirra, un soggetto sempre
sotto l’egida dei Carroz che comprendeva anche Villagrande.
Nel 1479 dopo l’unificazione dei regni di Castiglia e di Aragona, Villagrande e la Sardegna finirono sotto il dominio di Ferdinando II d’Aragona; nel 1603 la Contea venne elevata a Marchesato, passando di mano fra numerose famiglie fra cui i Centelles, i Borgia, duchi di Gandia, i Català e gli Osorio, in un’epoca in cui la Sardegna era già sotto il sostanziale controllo dei Savoia.